Tra gli emendamenti presenti nella Legge di Bilancio 2023-2025 del Governo Meloni (legge n. 197 del 29 dicembre 2022 ) troviamo anche il “Bonus Pellet”.
Si tratta di un taglio dell’aliquota iva per l’acquisto di pellet che rientra nel pacchetto contro il calo energia, cioè le misure rilasciate per far fronte ai rincari energetici promuovendo l’utilizzo di sistemi energetici ecosostenibili (come ad esempio le stufe a pellet).
In pratica per tutto il 2023 l’iva per il pellet passa dal 22% al 10%. La Legge di Bilancio 2024, sempre del governo Meloni, ha prorogato di due mesi la riduzione dell’IVA per il pellet, che sarà al 10 per cento anche nei mesi di gennaio e febbraio 2024.
A partire dal 1 marzo 2024 l’IVA sul pellet torna al 22%.
L’aliquota ridotta è applicata all’acquisto del pellet in sacchetti di qualsiasi dimensioni, sia quella classica da 15Kg ma anche formati più piccoli o più grandi.
Come si ottiene questo bonus? Non è necessario fare alcuna richiesta. Semplicemente chi acquista il pellet dovrebbe trovare un prezzo inferiore, visto che i rivenditori lo hanno acquistato pagando l’iva al 10% invece che al 22%.
Questo però potrebbe non essere sempre vero e il taglio dell’iva se rischia di portare più vantaggi ai rivenditori che ai consumatori finali. I rivenditori potrebbero infatti comprare il pellet a prezzo più vantaggioso ma poi rivenderlo agli stessi prezzi del 2022.
Ricordiamo che fino al 2021 un sacco da 15 chili di pellet costava in media sui 5 euro. Nel 2022 il prezzo è aumentato notevolmente, e un sacco da 15 chili costava sui 15 euro. Dal 2023, grazie a questa riduzione dell’iva al 10%, il prezzo è tornato a calare.
